DOPO LA PROVA DI ALIMENTAZIONE DI BOVINI
DA LATTE CON MAIS E MEDICA COLTIVATI CON
BIO-PRE E CONSEGUENTE AUMENTO DEGLI ACIDI
GRASSI A CATENA MEDIA NEL LATTE.
(caprilico+17%, laurico+27%,
miristico+23%, palmitico+26%)
RIFLESSIONI:
Kabara (1978)
ed altri hanno riscontrato che determinati
acidi grassi (FA) (ad es. saturi a catena
media)ed i loro derivati (ad es. i monogliceridi,
MG), possono presentare effetti negativi
per vari microrganismi; fra i microrganismi
che vengono resi inattivi vi sono batteri,
lieviti, funghi e virus rivestiti. Si
è inoltre riscontrato che gli effetti antimicrobici
degli FA e degli MG sono cumulativi e che
la concentrazione totale è cruciale per la
disattivazione dei virus (Isaacs e Thormar,
1990). Le priorità che determinano l'azione
anti-infettiva dei lipidi sono legate alla
loro struttura, ovvero monogliceridi, acidi
grassi liberi. I monogliceridi sono attivi;
digliceridi e trigliceridi sono inattivi;
degli acidi grassi saturi, l'acido laurico
presenta un'azione antivirale maggiore dell'acido
caprilico (C-8), dell'acido caprinico (C-10)
e dell'acido miristico (C-14).
In generale si riscontra che gli acidi
grassi ed i monogliceridi producono il proprio
effetto disattivante/eliminatorio lisando
il doppio strato lipidico della membrana
di plasma; l'azione antivirale attribuita
alla monolaurina è quella di solubilizzazione
dei lipidi e dei fosfolipidi nel rivestimento
del virus, provocandone la disintegrazione.
Ad ogni modo, recenti studi hanno evidenziato
che un effetto antimicrobico nei batteri
è legato all'interferenza della monolaurina
nella trasduzione del segnale (Projan et
al., 1994), mentre un altro effetto antimicrobico
dei virus è dovuto all'interferenza dell''cido
laurico nella costituzione e maturazione
virale del virus (Hormung et al., 1994).
I riscontri degli aspetti antivirali
dell'attività antimicrobica del monogliceride
dell'acido laurico (monolaurina) sono stati
riportati sin dal 1966. Alcuni fra i
primi lavori di Hierholzer e Kabara (1982),
che dimostravano gli effetti viralicidi
della monolaurina su virus a RNA e DNA rivestiti,
furono svolti in collaborazione coni Centri
di Controllo Malattie del Servizio Sanitario
Pubblico degli Stati Uniti; questi studi
furono condotti con prototipi di virus
selezionati o ceppi di virus umani rivestiti
ritenuti rappresentativi. Il rivestimento
di questi virus è una membrana di lipidi,
la cui presenza li rende particolarmente
vulnerabili all'acido laurico ed al suo
derivato, la monolaurina.
Gli acidi grassi saturi a catena media ed
i loro derivati agiscono disgregando le
membrane di lipidi dei virus (Isaacs e Thormar,
1991, Isaacs et al., 1992). La ricerca
ha dimostrato che nel latte ed in quello
vaccino i virus rivestiti vengono resi inattivi
da acidi grassi e monogliceridi aggiunti
(Isaacs et al., 1991) ed anche da acidi
grassi e monogliceridi endogeni di appropriata
lunghezza (Isaacs et al., 1986, 1990, 1991,
1992; Thormar et al., 1987).
Tra i virus resi inattivi da questi lipidi,
oltre a quello dell'HIV, troviamo il virus
del morbillo, il virus-1 dell'herpes simplex
(HSV-1), il virus della stomatite vescicolare
(VSV), il virus visna ed il citomegalovirus
(CMV). Molti degli organismi patogeni che,
in base ai riscontri, vengono resi inattivi
da questi lipidi antimicrobici, sono quelli
conosciuti per essere responsabili d'infezioni
opportunistiche negli individui sieropositivi;
la concomitante infezione di citomegalovirus,
ad esempio, in questi ultimi viene considerata
una grave complicazione (Macallan et al.,
1993). Quindi sembrerebbe importante analizzare
gli aspetti pratici ed i potenziali benefici
di una dieta di sostegno nutrizionale aggiunto
per gli individui affetti da HIV, la quale
utilizzi quei grassi alimentari che sono
fonte di noti acidi grassi e monogliceridi
antivirali, antibatterici ed antiprotozoari
quali la monolaurina ed il suo precursore,
l'acido laurico.
Sinora nella comunità degli esperti di nutrizione
nessuno sembra aver ammesso il potenziale
aggiunto rappresentato dai lipidi antimicrobici
nella cura di malati di AIDS o sieropositivi.
Questi acidi grassi antimicrobici ed i loro
derivati sono essenzialmente atossici per
l'uomo; gli esseri umani li producono in
vivo allorquando ingeriscono quegli alimenti
comunemente disponibili che contengono adeguati
livelli di acidi grassi a catena media come
l'acido laurico.
In base alle ricerche sinora pubblicate,
l'acido laurico è uno dei migliori acidi
grassi "disattivanti" ed il suo monogliceride
è persino più efficace del solo acido grasso
(Kabara, 1978; Sands et al., 1978; Fletcher
et al., 1985; Kabara, 1985).
I virus ricoperti di grasso (rivestiti)
dipendono dai lipidi ospiti per i loro costituenti
lipidici. La variabilità di acidi grassi
negli alimenti delle persone, nonché la
variabilità derivante da sintesi de novo,
spiega la variabilità degli acidi grassi
presenti nel rivestimento del virus ed anche
la variabilità d'espressione delle glicoproteine
- variabilità che rende l'elaborazione
di vaccini assai più ardua.
La monolaurina non sembra presentare reazioni
avverse sulla flora batterica intestinale
desiderabile ma, piuttosto, solo sui microrganismi
potenzialmente patogeni.
Isaacs et al., (1991), ad esempio, hanno
riportato che la monolaurina non ha reso
inattivi i comuni Escherichia coli o Salmonella
enteridis, mentre lo ha fatto per l'Hemophilus
influenzae, lo Staphylococcus epidermidis
e lo Streptococcus grammo-positivo del gruppo
B.
I batteri potenzialmente patogeni resi
inattivi dalla monolaurina includono Listeria
monocytogenes, Staphylococcus aureus, Streptococcus
agalactiae, gli streptococchi dei gruppi
A, F e G, organismi grammo-positivi ed alcuni
organismi grammo-negativi se pretrattati
con un chelatore (Boddie e Nickerson, 1992;
Kabara, 1978, 1984; Isaacs e Schneidman,
1991; Isaacs e Thormar, 1986, 1990, 1991;
Thormar et al., 1987; Wang e Johnson, 1992).
Si é riscontrato che l'acido laurico o la
monolaurina hanno reso inattivi o ucciso
molti lieviti,protozoi e funghi, e questi
ultimi comprendevano svariate specie di
tricofizia ( Isaacs et al., (1991);
il lievito riportato é la candida albicans
( Isaacs et al., (1991).
Il protozoo parassita Giardia lambia viene
ucciso dai monogliceridi e dagli acidi grassi
liberi del latte ( Isaacs et al., (1991).
Analoghe, scoperte, non ancora pubblicate,
sono derivate dallo studio di numerosi altri
protozoi ( Kabara, comunicazione privata,1997).
La ricerca prosegue con la misurazione
degli effetti dell'acido caprinico, nonché
degli effetti dell'acido laurico, rendono
inattiva la Chlamydia trachomatis (Berghsson
et al, 1998). Gli idrogel che contengono monocaprina
sono potenti inibitori, in vitro dei virus
trasmessi per via sessuale, come l'HSV- e
l' HIV-1, e batteri quali il Neisseria gonorrhoeae
Thormar, 1999).
CONCLUSIONI:
Dalle analisi del latte
effettuate dall'Università Cattolica del
Sacro Cuore di Piacenza l'aumento sostanziale
degli acidi grassi a catena media: come
l'acido caprinico +2,6%, caprilico + 17%,
l'acido laurico +27%, e l'acido miristico
+23%, il latte diventa non solo un ottimo
nutriente ma assicura una maggior difesa
contro protozoi funghi e virus oltre all'aumento
sostanziale dell'acido palmitico che con
il 45 % si avvicina al 52% del latte mammario
umano e soprattutto assimilabile, di
grandissima importanza poi per le donne
in gravidanza, e da un recente studio sullo
sviluppo della nutrizione dei bambini prematuri,
le cui esigenze alimentari sono soddisfatte
solo parzialmente dai preparati tradizionali
esistenti si é riscontrato che l'acido
palmitico è l'acido grasso più abbondante
nel latte materno, dove si presenta per
la maggior parte in forma assimilabile dal
neonato, mentre nei preparati tradizionali
invece, l'acido palmitico era originariamente
presente in una forma che il bambino non
era in grado di utilizzare e che inoltre
comportava perdita di calcio per osteosintesi
e per renderlo assimilabile si usa l'enzima
alfalipasi, estratto dalla muffa Aspergillus
geneticamente modificata.
ALL. Esame acidi grassi.
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